Biometano rifiuti

Diamo valore ai rifiuti

Con il termine “rifiuti”, si pensa a qualcosa legato alla problematica relativa allo smaltimento, in quanto al giorno d’oggi è sempre più difficile trovare spazi dove stoccare l’enorme quantità di rifiuti solidi urbani.

 

Da qui la necessità di trasformare questa problematica in risorsa producendo energia rinnovabile.

 

La frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU), gli scarti di macellazione, il cibo scaduto e tutto quello inerente all’alimentazione (latte, pesce, dolci ecc….), sono matrici organiche estremamente efficaci per la digestione anaerobica.

 

Principalmente queste categorie di rifiuti venivano trattati in impianti di compostaggio, oggi la soluzione ottimale per arrivare ad un modello di economia circolare è la realizzazione di un impianto biogas/biometano.

Il nostro impianto rifiuti

L’impianto a biogas/biometano da rifiuti può essere realizzato solo se viene effettuata la raccolta differenziata.

 

Oltre alla FORSU possono essere conferite in aggiunta altre tipologie di materiale, quali fanghi di depurazione, sottoprodotti agrozootecnici e agroindustriali, una soluzione integrata che garantisce di sfruttare completamente la biomassa conferita.

 

Il rifiuto organico non può essere trattato tal quale, di conseguenza viene sottoposto ad un pre-trattamento dove avvengono due passaggi fondamentali:

  • la separazione e rimozione delle plastiche ed altri inerti.
  • la triturazione della biomassa in modo da renderla più palabile e omogenea possibile.

Una volta terminato questo processo, il materiale viene introdotto tramite sistema di alimentazione all’interno del digestore.

 

Il processo di digestione anaerobica viene condotto in condizioni di termofilia (55°C) per garantire la massima igienizzazione del materiale e incrementare la resa.

Il biogas una volta raggiunto il cogeneratore viene trasformato in energia elettrica, la quale viene immessa nella rete nazionale o in energia termica utilizzata per mantenere costante la temperatura di processo e per il teleriscaldamento.

 

Se invece, il biogas prodotto viene sottoposto al processo di upgrading  cioè di purificazione e raffinazione, si avrà la produzione di biometano.

 

Il materiale che risulta dal processo anaerobico (digestato) viene poi stabilizzato all’interno di una corsia dinamica di bio-ossidazione, si tratta di un processo di compostaggio innovativo che si caratterizza per la sua semplicità ed efficacia, esso sfrutta processi bio-chimici che riducono notevolmente l’impatto ambientale del processo (soprattutto in termini di emissioni odorigene).

 

Il risultato è la produzione di un compost di qualità, che permette di valorizzare il digestato come fertilizzante di elevata qualità agronomica, escludendolo dalla definizione di rifiuto.

(*) Il valore indicato è prudenziale e dipende dalla quantità di FORSU in ingresso.

(§) L’applicabilità dipende anche dalla quantità di altri rifiuti alimentanti all’impianto (es. verde, fanghi ecc…).

Esempio impianto biometano rifiuti